Il Piano Transizione 5.0 continua a evolversi, offrendo nuove opportunità e semplificazioni per le imprese italiane.
Gli aggiornamenti normativi più recenti, accompagnati dalle FAQ pubblicate tra fine febbraio e aprile 2025, hanno dato chiarimenti tecnici ed introdotto modifiche operative rilevanti, con l’obiettivo di semplificare l’accesso agli incentivi e dare impulso agli investimenti in tecnologie innovative e sostenibili.
Estensione della procedura semplificata
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda l’estensione della procedura semplificata per la sostituzione di beni obsoleti.
Grazie a quanto indicato nella FAQ 4.24 del 10 aprile 2025, le imprese che sostituiscono un bene materiale 4.0 possono ora utilizzare una modalità semplificata per dimostrare il risparmio energetico. È sufficiente che il bene sostituito abbia terminato il periodo di ammortamento da almeno 24 mesi e che il nuovo sia conforme alle prassi tecniche del settore (come nel caso di macchinari con motore Stage V).
Questa semplificazione riduce gli oneri burocratici e accelera i tempi per l’accesso al credito d’imposta.
Cumulabilità degli incentivi
Un altro aggiornamento significativo riguarda la possibilità di cumulare il credito d’imposta 5.0 con altri incentivi nazionali e regionali. Le imprese possono ora integrare il beneficio con misure dedicate alle Zone Economiche Speciali (ZES), alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), ai bandi PNRR o alle misure di innovazione e sostenibilità promosse dalle Regioni secondo il principio del doppio finanziamento.
Questo meccanismo amplia le possibilità di finanziamento per chi investe in progetti articolati, favorendo approcci integrati alla trasformazione energetica e digitale.
Aggiornamento delle aliquote e dei massimali
Le aliquote agevolative sono state confermate tra le più alte degli ultimi anni: si arriva fino al 45% per investimenti che generano una riduzione dei consumi energetici importanti. Il tetto massimo di spesa agevolabile è stato portato a 50 milioni di euro per singola impresa, un dato che amplia notevolmente il perimetro di accesso anche per le realtà di medie e grandi dimensioni.
Inoltre, la misura mantiene un impianto strutturato per favorire gli investimenti in autoproduzione da fonti rinnovabili, in particolare nel fotovoltaico.
Il ruolo strategico dei software
Tra le novità più rilevanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, c’è il riconoscimento del ruolo dei software all’interno del Piano Transizione 5.0.
Sono ammissibili, ad esempio, soluzioni software che consentono di automatizzare processi, monitorare i consumi, gestire in modo integrato produzione ed energia. Tra questi: MES (Manufacturing Execution System), ERP (Enterprise Resource Planning), sistemi SCADA, piattaforme di raccolta e analisi dati e soluzioni di monitoraggio in tempo reale.
Questi strumenti diventano centrali non solo per la digitalizzazione, ma per l’ottimizzazione energetica del processo produttivo, condizione essenziale per l’accesso al credito 5.0.
Chiarimenti su beni e tecnologie ammissibili
Le FAQ hanno inoltre precisato che sono agevolabili anche beni che, pur utilizzando temporaneamente combustibili fossili, comportano un miglioramento energetico netto rispetto allo stato preesistente. Questo vale soprattutto per comparti dove la transizione verso le fonti rinnovabili è in corso ma non ancora completa, come l’agricoltura o la movimentazione merci.
La logica premiante è quella del miglioramento effettivo dei consumi, più che della sola tipologia tecnologica impiegata.
Semplificazione dell’iter procedurale
Il GSE ha aggiornato le modalità operative per la presentazione della comunicazione preventiva. L’intero processo sarà gestito su piattaforma, con tempi di risposta contenuti. È stato inoltre chiarito che, a condizione che l’acquisto e l’installazione dei beni siano completati entro il 31 dicembre 2025, l’interconnessione potrà avvenire anche successivamente, purché entro il 28 febbraio 2026, termine ultimo per poterne certificare l’avvenuta interconnessione.
Questo consente alle imprese di pianificare meglio gli investimenti e diluire le fasi tecniche in tempi compatibili con la realtà operativa.
Tecnologia, normativa e strategia: le chiavi per il Piano Transizione 5.0
Comprendere e applicare correttamente le regole del Piano Transizione 5.0 richiede competenze trasversali, che spaziano dalla tecnologia alla normativa fiscale, dalla progettazione degli investimenti alla gestione della documentazione.
In questo contesto, Qualitas, fornitore di soluzioni software per la gestione avanzata dei processi produttivi, ha attivato diverse collaborazioni strategiche con partner specializzati in finanza agevolata, riconoscendo il valore di affiancare alla trasformazione digitale un supporto competente nell’accesso a strumenti di incentivazione pubblica. Questa sinergia consente alle imprese di ottimizzare gli investimenti, cogliere le opportunità offerte dalle misure agevolative e accelerare i propri percorsi di innovazione.
Questa sinergia consente di accompagnare le aziende dalla fase di analisi tecnica fino alla rendicontazione del progetto, passando per la scelta dei beni ammissibili, la valutazione energetica, la raccolta documentale e la presentazione delle domande di accesso al credito.
Affidarsi a un team di partner coordinati e competenti significa trasformare una norma complessa in un’opportunità concreta e realizzabile. Il momento per attivarsi è adesso.