Dal clamore ai risultati: l’AI che semplifica le vendite B2B con forSales

Negli ultimi due anni, l’Intelligenza Artificiale è diventata il tema più citato nei board aziendali. Se ne parla ovunque: di automazione, produttività, assistenti digitali e analisi predittiva. 
Eppure, secondo lo studio The GenAI Divide – State of AI in Business 2025, solo il 5% dei progetti aziendali di AI produce risultati misurabili, mentre il 95% rimane in una fase sperimentale o di test. 
Un dato che impone una riflessione: l’AI non è garanzia di successo, ma uno strumento potente solo se inserito nel punto giusto della catena del valore.  

Investimenti in crescita, risultati disomogenei 

Gli investimenti globali in AI generativa hanno superato i 40 miliardi di dollari nel 2025, e circa il 70% riguarda funzioni di vendita e marketing. 
Tuttavia, la maggior parte dei progetti si concentra su attività di facciata — campagne, contenuti, customer engagement — trascurando i processi meno visibili ma ad alto impatto, come la gestione amministrativa, la previsione della domanda e l’analisi dei dati commerciali. 

È proprio lì che l’AI dimostra il suo valore: liberando tempo e risorse, riducendo gli errori e aumentando l’efficienza operativa. 
Le aziende che stanno già beneficiando dei ritorni più concreti sono quelle che hanno saputo partire dai processi, non dai trend. 

Perché la corsa all’AI rischia di diventare sterile 

Molte organizzazioni scelgono di “fare AI” più per reputazione che per strategia. 
Si avviano progetti pilota, si testano strumenti, ma manca una visione complessiva e soprattutto mancano metriche di performance per misurare il reale impatto sul business. 
In questi casi, l’AI non genera valore: genera complessità. 

Come ha osservato Simone Ceccato, Sales Manager di forSales:                                                                                                                      “Se stai pensando di introdurre funzioni di AI nei tuoi processi, fallo dove c’è un ritorno tangibile.”                                                      Il punto non è “fare AI”, ma fare efficienza con l’AI. 

AI e automazione: il nuovo linguaggio operativo del B2B 

Nel B2B, l’Intelligenza Artificiale non è un chatbot che risponde al cliente. 
È una logica silenziosa che governa la complessità, ottimizzando ogni passaggio della filiera commerciale: 

• anticipa i riordini prima che il cliente li chieda, 
• analizza i dati di vendita e suggerisce al rivenditore prodotti complementari, 
• assiste l’agente nel pianificare visite, offerte e follow-up con maggiore precisione. 

L’impatto non è scenografico, ma profondo: l’AI non cambia la relazione di vendita, la rende più intelligente e più umana. 
Perché libera tempo dalle attività ripetitive e fornisce informazioni contestualizzate che rendono ogni interazione più rilevante. 

forSales: dove l’automazione incontra l’intelligenza 

Su questo terreno si muove forSales, la suite italiana di automazione commerciale che integra AI e software per agenti e rivenditori B2B in un unico ecosistema. 
La piattaforma supporta i team vendita con funzioni predittive e strumenti di pianificazione automatica, mettendo a disposizione dati aggiornati, cataloghi digitali e promozioni gestite in tempo reale. 

L’obiettivo non è sostituire l’agente, ma potenziarne la capacità di azione e relazione. 
Un agente supportato dall’AI è più rapido nelle decisioni, più informato sui bisogni dei clienti e più efficace nel costruire fiducia. 
E per il rivenditore, il portale B2B integrato diventa una vera estensione del rapporto umano: accesso immediato a ordini, promozioni e documenti, 24 ore su 24.  

Dall’entusiasmo alla strategia 

Adottare l’AI senza un disegno strategico è come installare un motore su un’auto senza ruote: la potenza c’è, ma non si va lontano. 
Per ottenere risultati serve una roadmap chiara: 

1. Analizzare i processi di vendita e individuare i colli di bottiglia. 
2. Introdurre automazioni che migliorano ciò che già funziona. 
3. Definire KPI realistici e monitorabili. 
4. Integrare la tecnologia con la cultura aziendale, formare gli agenti e abilitare il cambiamento. 

Questo percorso non si affronta da soli: ogni progetto nasce dall’esperienza maturata su decine di implementazioni nel B2B, con team che conoscono le dinamiche reali delle reti vendita e accompagnano l’azienda passo dopo passo — dall’analisi iniziale fino ai risultati misurabili sul campo. 

Riepilogo: 5 punti chiave 

1. Solo il 5% dei progetti AI genera ROI reale – la differenza la fa la strategia, non la tecnologia. 
2. Il vero valore nasce nei processi: gestione ordini, dati, analisi e automazione. 
3. L’AI nel B2B potenzia gli agenti e migliora la relazione, non la sostituisce. 
4. Efficienza e umanità possono coesistere: l’AI semplifica, l’agente valorizza. 
5. forSales unisce automazione e intelligenza predittiva, per dare continuità e concretezza alla trasformazione digitale delle reti vendita. 

Domande frequenti: AI e vendite B2B 

1. L’AI può davvero aiutare la forza vendita o è solo una moda?
   Sì, ma solo se è integrata nei processi esistenti. L’AI non è utile se lavora in isolamento: diventa efficace quando automatizza attività ripetitive e fornisce insight predittivi su clienti, ordini e performance.
2. Gli agenti devono temere di essere sostituiti?
   Assolutamente no. L’AI non sostituisce l’agente, lo potenzia. Riduce il carico operativo e lo aiuta a concentrarsi su relazioni e strategie commerciali.
3. Da dove partire per implementare l’AI nelle vendite B2B?
   Dal software di Sales Force Automation (SFA). Strumenti come forSales permettono di introdurre gradualmente funzionalità intelligenti senza interrompere i flussi di lavoro.
4. Quanto tempo serve per vedere risultati concreti?
   Le aziende che adottano un approccio strutturato vedono i primi risultati già entro 3-6 mesi, soprattutto in termini di efficienza e riduzione degli errori.
5. Qual è il ROI medio di un progetto AI nel B2B?
   Dipende dal settore, ma nei progetti più maturi si registra un aumento medio del 20-30% di produttività della rete vendita e una riduzione fino al 25% dei tempi di gestione cliente.

Pillola finale: l’AI che serve davvero 

L’intelligenza artificiale non è quella che promette miracoli, ma quella che fa risparmiare tempo ogni giorno, che suggerisce un’offerta più adatta, che evita un errore di inserimento. 
È quella che trasforma dati e routine in vantaggi competitivi misurabili. 
E soprattutto, è quella che lascia all’uomo ciò che nessuna macchina potrà mai replicare: l’intuito, la fiducia e la relazione. 

Se ti interessa un confronto su questo tema siamo a disposizione, contattaci.